LA MOTIVAZIONE
INTRINSECA:
L'apprendimento è molto condizionato dalla motivazione che può essere intrinseca o estrinsica.
La motivazione è intrinseca quando è costituita dalla curiosità: una sorta di "motivazione cognitiva", in altri casi è il piacere che si prova nel fare qualcosa :in molti casi i calciatori che, pur essendo ben pagati, si sentono frustrati se confinati "in panchina".
Il ruolo della motivazione intrinseca è stato dimostrato in alcuni esperimenti condotti nel 1949 da Herry Harlow (1905-1981) e due suoi allievi su otto macachi(una specie di scimmia)sottoposti a gioci di intelligenza, come la soluzione di puzzle o di "rompicapo"(per esempio sollevare un gancetto).
Le scimmie premiate con dosi di cibo ottenevano risultati inferiori rispetto alle scimmie che non ricevevano riconpensa e che giocavano per il puro piacere di farlo.L'esperimento dimostra che il rinforzo "uccide" la motivazione intrinseca, basata sull'interesse in sé.
lo psicologo statunitense Edward Deci ha dimostrato nel1971, con esperimenti ugualmente basati sulla rivoluzione di un puzzle, che anche nell'essere umano diminuisce la motivazione intrinseca quando si agisce in vista di un premio e non per soddisfazione.
ESTINSECA:
In pedagogia si parla di motivazione estrinseca quando un alunno si impegna nello studio per motivi esterni, per ricevere cioè un premio, un bel voto, una riconpensa, una lode... o evitare le conseguenze spiacevoli come un brutto voto, una punizione, un rimprovero,...
Nonostante la motivazione intrinseca costituisca una spinta impoortante nell'apprendimento, non si deve trascurare l'importanza della motivazione estrinseca. Di fatto un premio,una umento di stipendio, l'approvazione dei genitori sono motivi frequenti dei nostri comportamenti.
Anche lo stato d'animo svolge un ruolo importante, lo psicologo statunitense John W. Atkinsons (1923) ha individuato la seguente relazione:
Il ruolo della motivazione intrinseca è stato dimostrato in alcuni esperimenti condotti nel 1949 da Herry Harlow (1905-1981) e due suoi allievi su otto macachi(una specie di scimmia)sottoposti a gioci di intelligenza, come la soluzione di puzzle o di "rompicapo"(per esempio sollevare un gancetto).
Le scimmie premiate con dosi di cibo ottenevano risultati inferiori rispetto alle scimmie che non ricevevano riconpensa e che giocavano per il puro piacere di farlo.L'esperimento dimostra che il rinforzo "uccide" la motivazione intrinseca, basata sull'interesse in sé.
lo psicologo statunitense Edward Deci ha dimostrato nel1971, con esperimenti ugualmente basati sulla rivoluzione di un puzzle, che anche nell'essere umano diminuisce la motivazione intrinseca quando si agisce in vista di un premio e non per soddisfazione.
ESTINSECA:
In pedagogia si parla di motivazione estrinseca quando un alunno si impegna nello studio per motivi esterni, per ricevere cioè un premio, un bel voto, una riconpensa, una lode... o evitare le conseguenze spiacevoli come un brutto voto, una punizione, un rimprovero,...
Nonostante la motivazione intrinseca costituisca una spinta impoortante nell'apprendimento, non si deve trascurare l'importanza della motivazione estrinseca. Di fatto un premio,una umento di stipendio, l'approvazione dei genitori sono motivi frequenti dei nostri comportamenti.
Anche lo stato d'animo svolge un ruolo importante, lo psicologo statunitense John W. Atkinsons (1923) ha individuato la seguente relazione:
- tendenza al successo --> fiducia
- tendenza ad evitare il fallimento --> paura